IL PAPA DEL GNOCCO
L’origine di questa maschera di carnevale è da ricercare nella fame del popolo. A Verona, nel decennio tra il 1520 e il 1530 imperversava una terribile carestia a causa delle disastrose inondazioni del fiume Adige e degli scorrazzamenti dei lanzichenecchi tedeschi. Giusto così per rendere più facile la vita del popolo, i “pistori” (cioè chi pesta il grano) non vollero far pane né vendere quello che avevano, e così una popolazione affamata e furiosa si ritrovò in Piazza S. Zeno e assalì i fornai, rubando grano e pane. Stava per scoppiare una rivolta popolare, quando alcuni cittadini, tra cui il Da Vico, riuniti in una commissione, provvidero a loro spese a distribuire pane, vino, burro, farina e formaggio. Era l’ultimo venerdì di Carnevale e il Da Vico venne riconosciuto “istitutore del Baccanale del Gnocco”.
E il collegamento del carnevale con gli gnocchi?... Non si sa bene, forse perché avevano distribuito pure tante patate, che fino a quel momento erano piuttosto cibo per animali… Resta il fatto che l’ultimo Venerdì di Carnevale a Verona si festeggia con le sfilate dei carri, e soprattutto con l’elezione del Papà del Gnocco, un uomo anziano con una finta pancia piena di gnocchi e una lunga barba bianca, scelto tra i capi famiglia dei residenti nel quartiere San Zeno, che impugna un forchettone in cui è infilato un enorme gnocco. Il suo seguito è costituito dai Macaroni, anch’essi in costume, che sono stati suoi fedeli sostenitori nell'accanita campagna per la sua elezione. Il Papà del Gnocco presiede alla grande distribuzione di gnocchi alla popolazione, e tutti i veronesi, radunati in piazza, si fanno una bella scorpacciata di gnocchi…
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