CENERE
Il giorno in cui le cenere nere coprirono il cielo io mi svegliai felice. In faccia il sorriso sciocco delle giornate felici. Nell’ anima la ioia di una promessa di viaggio. Ero contento e fischiavo tutto il tempo mentre saliva il caffè come le cenere nere che coprivano il cielo dell’Europa intera. Io però non lo sapevo. Pensavo invece alla città della nebbia, del largo fiume, dei bei palazzi. La città a cui mancavo da dieci anni mi aspettava come un’amica accogliente e saggia pronta a svelarmi i suoi segreti, le sue pettegolezze, che ne so, le sue cose. Nell’immaginarmi in giro tra le sue viuzze, sotto i suoi portici infiniti, tremavo come un bambino il primo giorno di vacanze.
La natura fece il resto. E il resto ve lo risparmio.
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