LO STUPORE
Inoltrato l’inverno oggi vi suggerisco un viaggio ad un posto antico che, pur essendo assai noto, rimane ancora mezzo addormentato nei pressi della burrascosa Napoli. Se vi capita per caso la gioia di andarci un pesantuccio giorno d’estate, grigio di nuvole e ventoso, un po’ freddo , quando il nero vulcano è più vulcano che mai e la consapevolezza di sapersi perduto nell’ antichità diventa quasi intollerabile, sarete in grado di capire ciò che significa l’inaspettata scoperta dello stupore: quello che provoca la sola visione della solitudine di una maschera teatrale abbandonata a sè stessa, chissà quando, chissà come, in uno sperduto antro di Ercolano. E il vulcano sempre lì, minacioso, nero, rey.
0 comentarios